La nostra chef Giada Miori si racconta a due anni dalla vittoria della trasmissione 4 Ristoranti
La Casina si è aggiudicata il titolo di Miglior Ristorante eco-green del Trentino, ma come sono cambiate le cose da allora? L’abbiamo chiesto alla nostra chef Giada Miori.
Giada quando e come nasce la tua passione per la ristorazione?
Diciamo che all’inizio è stato un percorso spontaneo. Sono nata e cresciuta in questa casa che, da sempre, accoglie e offre ristoro. Da piccola giocavo qui, ai confini con il bosco, tra le serre, gli orti e i mille profumi della frutta maturata al sole. Ricordo con piacere la mia mamma che preparava piatti tipici per i turisti e i residenti della zona e forse è stata proprio lei a farmi scoccare la scintilla e a farmi innamorare inizialmente della buona cucina e, in un secondo momento, di questa professione. Ho pertanto iniziato a investire sulla mia crescita personale e professionale cercando però di rimanere ben radicata a quelli che amo definire i sapori e i saperi del nostro territorio.
Come hai reagito alla chiamata di Borghese?
È stata una piacevole sorpresa, sicuramente inaspettata! Subito ci siamo chiesti come ne saremmo usciti, ma la voglia di metterci in discussione, accentando la sfida, ha prevalso sulle paure. Con entusiasmo, e un po’ di sana competizione, abbiamo partecipato con l’obiettivo, non tanto di vincere, ma di far conoscere la nostra realtà e il nostro territorio, sia ai trentini, sia al di là dei confini regionali.
Cos’hai provato durante la proclamazione di miglior ristorante eco-green del Trentino?
Ho provato una grande emozione. Siamo una piccola realtà nell’entroterra rispetto al Garda Trentino, quindi essere scelti e proclamati vincitori ci ha riempiti di sano orgoglio.
Credevi di poter vincere?
Eravamo consci del nostro potenziale, perché siamo un team affiatato e preparato, che ama il proprio lavoro. Abbiamo sempre creduto nella qualità, con un occhio attento alla selezione e valorizzazione dei prodotti locali ma, quando partecipi a una competizione di questo tipo non sai mai come andranno le cose. Devo dire inoltre che non abbiamo neanche avuto il tempo di immaginare questo risultato, eravamo focalizzati nel fare bene.
Qual è la vostra filosofia?
La filosofia che ispira La Casina è racchiusa nel concetto di Natura Creativa dal Bosco. Desideriamo proporre ai nostri ospiti un’esperienza unica in un contesto rilassato e felice. Un’esperienza in cui si percepisce l’unione tra l’accoglienza di una tipica casa rurale e piatti dagli ingredienti semplici, ma dai sapori ricercati. La cosa su cui siamo più attenti in assoluto è la qualità della materia prima e la stagionalità. Il nostro menu segue il ritmo della terra; un principio che vincola tutte le nostre preparazioni. Con il passare dei mesi cambiano gli ingredienti ma, cambia anche il loro utilizzo e forma. I superfood e i piccoli di bosco, che utilizzo in alcuni piatti, crescono tra il bosco e le nostre serre. A primavera inoltrata hanno un sapore acerbo e graffiante, in agosto assumono un profumo fantastico e penetrante, mentre settembre è il momento giusto per trasformarli in marmellate da gustare anche in inverno.
Cosa avete portato a casa di quest’avventura televisiva?
Questa vittoria ci ha dato molta visibilità, ci ha galvanizzati, infondendoci entusiasmo e tanta voglia di fare. Ecco perché da allora non ci siamo più fermati. Abbiamo affrontato investimenti costanti sulle competenze tecniche e trasversali di tutto il team, e abbiamo cominciato a lavorare su tanti sogni nel cassetto che, con umiltà e in modo graduale, stiamo cercando di realizzare, senza mai perdere il senso critico e la consapevolezza che non dobbiamo mai sentirci arrivati.
